Big Show parla di “Vendetta”, dei suoi turn e altro

Big Show

Big Show ha parlato di recente con il famosissimo giornale britannico “Mirror” per promuovere l'ultimo film dei WWE Studios “Vendetta” uscito questa settimana.
Qui sotto potete vedere alcuni estratti:


Quest'anno sono 20 anni dall'inizio della tua carriera in WCW. Nel tuo primo match a “Halloween Havoc” hai vinto il WCW World Heavyweight Championship. Hai mai pensato che dopo 20 anni potessi ancora fare questo lavoro?

“No, non ci ho mai pensato e non avevo idea di cosa stavo facendo all'epoca. Sapevo solo di essere un fan, ero giovane, un buon atleta e per me sembrava il lavoro più bello del mondo da fare. Voglio dire, non avevo aspettative sul diventare una famosa superstar riconosciuta in tutto il mondo o niente del genere, sapevo solo che dalla gente che guardavo quando ero un ragazzino come Arn Anderson, Ric Flair e gente come loro potevo imparare qualcosa solo stando a diretto contatto con loro.
Vent'anni dopo, per essere un veterano in quest'industria, devi aver lavorato con almeno qualcuno dei più grandi che ha fatto la storia, da Stone Cold Steve Austin a The Rock, Shawn Michaels, Bret Hart, tutti questi ragazzi. Sono stato un ragazzo davvero fortunato a dirti la verità, di aver fatto parte di questo business e di essere molto bravo a fare ciò che faccio. Sono davvero grato.

Pensi che il tuo personaggio abbia sofferto dei numerosi turn?

“In realtà non cerco di guardare le cose sotto un aspetto negativo, cerco di vedere le cose sotto l'aspetto positivo, per esempio come io sono abbastanza fortunato e in grado di fare quello che il nostro prodotto ha bisogno. Se c'è bisogno che io sia ‘un ragazzo cattivo' per mandare Roman Reigns e Ryback over, allora io sono capace di farlo. E se c'è bisogno che io sia ‘un bravo ragazzo', per essere un'attrazione per aiutare i nuovi heel che la compagnia sta tentando di costruire, allora sono capace anche di fare questo. Sono una specie di tuttofare, maestro di niente.
Per quanto riguarda le grandi celebrazioni, pietre miliari, niente del genere, io sono solo un ragazzo che lavora. Sono in giro cinque giorni a settimana, lavoro ogni notte. Mi piace essere davanti alla folla, mi piace aiutare i ragazzi nel backstage a sviluppare i loro personaggi e restituirli al business nel miglior modo possibile. Non sono mai stato un ragazzo che si siede a guardare tutti i trofei che ha raggiunto e tutti i premi che ha ricevuto, non sono io. Non riesco a ricordare quello che ho fatto tre settimane fa comunque”.

Hai vinto la seconda edizione della “André The Giant Memorial Battle Royal” a Wrestlemania 31 e affronterai The Miz e Ryback per l'Intercontinental Championship a SummerSlam. Da quello che hai detto, sembra che non ti poni obiettivi per la tua vita dopo la WWE ancora, quindi cosa pensi dei fans che ti riservano i cori ‘per favore ritirati'? Lo trovi irrispettoso, o pensi che sia un segno che stai svolgendo bene il tuo lavoro?

“No, penso che sto svolgendo il mio lavoro da heel. Penso sia solo il modo che il pubblico ha per divertirsi. Voglio dire, diciamocelo, quando le persone mi incontrano per strada non mi dicono ‘per favore ritirati', ma mi ringraziano per tutto quello che ho fatto e questo lo apprezzo molto. Penso che questo faccia parte del divertimento del pubblico e quando mi riservano certi cori, ho intenzione di reagire e di essere coinvolgente dicendo loro che non vado da nessuna parte. Ho intenzione di essere un cattivo ragazzo e di reagire in modo adeguato.
Penso che tutto abbia una fine e se eventualmente deciderò di ritirarmi da quest'industria, non credo che andrò a fare qualche tour d'addio o cose del genere, uscirò semplicemente dalla porta e me ne andrò. Questo è il modo in cui mi piace fare le cose, in silenzio e con calma, non con un sacco di fanfare. Se dovessi decidere di ritirarmi, probabilmente subito dopo farei qualche film o qualche serie tv. Poi magari potrei tornare facendo il telecronista o cose del genere. Io farò sempre parte di questo business, mi piace aiutare i giovani talenti e amo i tifosi, sia se sono un ‘bravo ragazzo' sia se sono un ‘cattivo ragazzo', ma tutte le cose belle hanno una fine prima o poi”.

Scritto da Riccardo Di Manno
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